Uni-storia

MUSEO PER LA STORIA DELL'UNIVERSITA'

giovedì 27 settembre 2007

Gli Archivi del Museo

Archivi

Il Museo per la Storia dell’Università costituisce di per sé un archivio rappresentato
non solo da manoscritti, documenti e altro, ma anche, e per la maggior parte, da strumenti,
apparecchi, preparati anatomici a secco e in umido e cere anatomiche, preparati chirurgici,
tutti volti a rappresentare rispettivamente un principio fisico, una struttura anatomica di
particolare significato, una via di accesso chirurgico o l’espressione di una patologia d’organo
come difficilmente dimostrabile sul vivente.
Pur riguardando il materiale raccolto diverse discipline che si sono sviluppate nella
nostra Università, due sono le sezioni principali del Museo per la ricchezza del materiale
documentario: la sezione di Storia della Medicina e la sezione di Storia della Fisica.

Sezione di Storia della Medicina

Il materiale raccolto comprende documenti e preparati che spaziano in un arco di
tempo che va dal secondo decennio del XVII secolo, con i manoscritti di Gaspare Aselli
riguardanti la scoperta dei vasi chiliferi, fino ai primi decenni del XX secolo con documenti
e preparati degli allievi di Camillo Golgi. Materiale recente è pure presente ma non è ancora
stato ordinato.
Di particolare rilievo la raccolta di volumi manoscritti di Luigi Porta, patologo chirurgo
che svolse la sua attività a Pavia dal 1825 al 1875, in un arco di tempo che inizia prima
della dottrina cellulare di Schleiden e Schwann (1838/39) e termina dopo la formulazione
dei principi della patologia cellulare da parte di Rudolph Virchow (1858/60). In questi
volumi è annotata tutta l’attività clinica del Porta, ed i numerosi casi sono riportati con grande precisione, dai sintomi presentati dal paziente alla descrizione dei reperti anatomopatologici.
Della maggior parte di questi casi clinici il Museo possiede anche le relative
schede d’archivio ed i relativi pezzi anatomici, che racchiudono le basi strutturali delle relative
patologie d’organo e di apparato. Si tratta di un inestimabile patrimonio culturale specchio
di più di 50 anni posti a cavallo di acquisizioni straordinarie come quelle sopracitate,
sul quale da qualche tempo sono iniziati studi specifici da parte di storici della Medicina.
Anche la raccolta dei preparati istologici che Eusebio Oehl realizzò a partire dai primi
anni della seconda metà dell’800, rappresenta un archivio di grande valore in quanto fu
proprio Oehl con questi preparati che introdusse a Pavia la moderna Istologia come irrinunciabile
base per gli studi di Fisiologia: non si può studiare la funzione di un organo se
prima non se ne conoscono le basi strutturali, in quanto, come verrà riconosciuto anche da
altri negli anni successivi, la struttura è l’espressione plastica della funzione. Oehl fondò una
vera e propria Scuola, ed a questa Scuola crebbero, tra gli altri, Giulio Bizzozero, Camillo
Golgi ed Enrico Sertoli.

L’archivio Golgi

Nella Sezione di Storia della Medicina del Museo per la Storia dell’Università tuttavia
un vero e proprio archivio in senso stretto esiste, ed è l’Archivio Golgi. Si tratta di una
raccolta di materiale cartaceo di diversa provenienza, che è stato raccolto da Emilio Veratti,
patologo generale allievo diretto di Camillo Golgi. Dell’archivio Golgi, a testimonianza
della ricchezza del materiale e del suo enorme valore documentario sia sotto l’aspetto scientifico
che sotto quello storico in senso stretto, ritengo significativo riportare l’Indice:
1) Documenti personali - Carriera
2) Carte di famiglia
3) Onorificenze, inviti ed incarichi diversi
4) Conferimento del premio Nobel per la Medicina - Rapporti successivi con l’Istituto
Nobel
5) Onoranze e festeggiamenti
6) Manoscritti di pubblicazioni scientifiche
7) Lettere
1 - Lettere di Italiani classificate secondo l’iniziale del cognome e disposte in ordine
di data
2 - Lettere di stranieri classificate e disposte come sopra
3 - Lettere raggruppate secondo la provenienza
8) Appunti per le lezioni
9) Disegni originali - Microfotografie - Disegni riprodotti
10) Minute di discorsi
11) Corrispondenze per il Laboratorio con le Autorità accademiche
12) Questioni universitarie locali di Pavia
13) Rapporti dell’Università di Pavia con gli Istituti clinici e con l’Università di Milano
14) Rinnovamento delle cliniche e degli Istituti scientifici di Pavia
15) Questioni universitarie generali
16) Concorsi - Relazioni - Giudizi . Incarichi diversi
17) Congressi e riunioni scientifiche
18) Direzione del Reparto “Collegio Borromeo” dell’Ospedale Militare di Riserva di
Pavia, ed attività durante la guerra europea.
19) Malaria - Profilassi antimalarica - Rapporti con la risicoltura
20) Lotta contro la tubercolosi - Costruzione di un tubercolosario a Pavia
21) Pesca ed acquicoltura
22) Consigli Superiori di Sanità e della PI
23) R. Accademia dei Lincei - R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere
24) Consorzio Universitario lombardo per l’Università di Pavia
25) Questioni riguardanti il Collegio Ghislieri
26) Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde
27) Vertenze
28) Scritti vari di carattere scientifico - Minute
29) Uffici ed attività diverse
30) Dopo la morte

Sezione di Storia della Fisica

Il grande numero di strumenti ed apparecchi della sezione di Fisica del Museo storico
sono stati identificati, fotografati e catalogati per la maggior parte di recente, nell’allestimento
del “Museo Multimediale Interattivo” che è attualmente consultabile sul Web all’indirizzo:
http://ppp.unipv.it/museo.
Di numerosi strumenti sono state realizzate anche simulazioni di funzionamento, molte
delle quali interattive, per illustrare un principio fisico rilevante, oppure anche per mostrare
nei dettagli il funzionamento di meccanismi interni non visibili da parte dei visitatori. In
questo modo gli strumenti non solo sono catalogati nell’archivio elettronico e disponibili
staticamente, ma anche “vivono” funzionanti e per alcuni di essi è possibile ripetere gli
esperimenti per i quali sono stati concepiti.

lunedì 24 settembre 2007